I sindaci: le aste per le spiagge? È impossibile farle adesso

La sentenza del Consiglio di Stato rimbalza contro i Comuni

Grande è la confusione sopra le spiagge italiane. L’ennesima pronuncia del Consiglio di Stato sulle concessioni balneari è arrivata a seminare ancora più incertezza sulla questione che da anni attanaglia una fetta cruciale del nostro comparto turistico. Il tutto a poche settimane dall’avvio ufficiale della stagione estiva. Ma la perentorietà della sentenza che bocciando la proroga a fine anno delle concessioni vigenti imporrebbe di fatto l’immediata organizzazione delle aste si infrange con una situazione amministrativa, politica e giuridica che impedisce qualsiasi iniziativa concreta. Come spiegano bene i sindaci della Versilia che, secondo i giudici, dovrebbero «dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale». «È una vergognacommenta il primo cittadino di Camaiore Marcello Pierucci che nel mezzo tra la giustizia e un governo incapace di legiferare su una questione così delicata rimaniamo noi sindaci a doverci assumere tutte le responsabilità su temi che non ci dovrebbero riguardare. Secondo lo scenario delineato dall’ultima sentenza del Consiglio di Stato dovremmo sbrigarci a fare le gare ma in ogni caso si andrà in autunno. Prima sarebbe comunque impossibile. Come Comune di Camaiore abbiamo fatto una determina con cui individuiamo gli stabilimenti che andranno a gara e quindi ci stiamo attivando per procedere in tempi stretti nel caso non sia stato rilasciato l’atto formale. Ma le cose da definire prima di poter completare la procedura delle gare sono molte e complicate. Possibilità che le cose possano cambiare? A questo punto credo di no – conclude Pierucci – non vedo margini di manovra».

Anche per il sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi di aste se ne parlerà tra diversi mesi. «Noi al momento siamo e restiamo fermi sulla nostra delibera di fine 2023, quella con cui si rinviavano le evidenze pubbliche per le concessioni demaniali al dicembre 2024. Un atto che si rifaceva peraltro ad una legge dello Stato. Nessuno da allora ci ha detto in via ufficiale di annullarla, di ritirarla o cose simili, e per questa ragione riteniamo di doverci attenere a quanto essa prevedeva. Nel frattempo abbiamo anche risposto all’Agcom che ci aveva interpellato in merito e, nei termini richiesti, abbiamo ribadito anche a loro la nostra linea che è sempre la stessa. Chiaramente poi la scadenza del 31 dicembre prossimo si avvicina e ci stiamo attrezzando anche con il personale per questo appuntamento. Certo il Governo nel frattempo dovrebbe fare qualcosa».

A spiegare come e perché la situazione sul fronte aste resta comunque all’insegna dell’impasse è anche il sindaco di Pietrasanta Alberto Giovannetti. «L’asta delle spiagge? Al momento non abbiamo né gli strumenti né il personale per gestire un impegno di questo genere» dice a chiare lettere il primo cittadino commentando lo stop del Consiglio di Stato alla deroga della gara. «Siamo ancora in attesa dei famosi decreti attuativi che avrebbero dovuto darci le indicazioni tecniche in base alle quali procedere – sottolinea Giovannetti – in questi giorni farò una prima ricognizione con i nostri uffici e cercherò di consultarmi con i colleghi sindaci della costa versiliese per capire se ci sia la possibilità di intraprendere un percorso comune.» Come dire: obbligata o meno la strada che si ha di fronte, di tempo per imboccarla in maniera definitiva ce n’è ancora.

Il Tirreno – Viareggio

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