Il salario minimo a 9 euro l’ora a Camaiore ora è realtà: sarà applicato in tutti gli appalti del Comune

Camaiore una delle poche città in Italia a normare la retribuzione minima salariale nei contratti in cui è stazione appaltante

Salario minimo a 9 euro l’ora in tutti i contratti stipulati dal Comune di Camaiore. Questa la decisione presa dalla Giunta Comunale di Camaiore per la tutela della retribuzione salariale minima a tutti coloro che sono e saranno impiegati in lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni. Si tratta di uno dei pochi casi di Comuni in Italia in cui si attua questa normativa di civiltà.

La decisione dell’Amministrazione Comunale di Camaiore si fonda su azioni normative precedenti, a livelli più alti. A partire dal Consiglio dell’unione Europea, che ha dato il via libera definitivo alla direttiva che introduce un minimo salariale adeguato nei Paesi UE per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e rafforzare i CCNL. Recentemente, poi, anche la Cassazione ha confermato il diritto del lavoratore al salario minimo costituzionale, congruo e dignitoso (in particolare la sentenza del 02.10.2023, n. 27713, della Sez. Lavoro).

Ciò premesso, il Comune di Camaiore, da oggi, si impegna ad indicare che, in tutte le procedure di gara, al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni sia applicato il contratto collettivo maggiormente attinente all’attività svolta, e a verificare che tali contratti prevedano un trattamento economico minimo inderogabile pari a 9 euro l’ora.

Abbiamo approvato una delibera che possiamo definire veramente storica, che sancisce un punto fondamentale per una vera battaglia di civiltà – commenta il Sindaco Marcello Pierucci -. L’atto stabilisce una cosa molto semplice, ma importantissima nell’ottica della tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori: nessuno dovrà guadagnare meno di 9 euro l’ora negli appalti in cui il Comune di Camaiore è stazione appaltante. Una scelta politica, che dimostra quanto anche i governi locali, a dispetto del silenzio di quello Nazionale, possa fare la propria parte per una comunità più giusta, più equa e con vera e imprescindibile applicazione di diritti sacrosanti. Diritti che dovrebbero essere inseriti nella legislazione italiana e che, invece, si continua ad ignorare in un silenzio che inizia a farsi davvero assordante. Un atto che mi riempie di orgoglio e che ci vede come uno dei pochi e isolati casi di Comuni italiani in cui questa accade”.

In più, impegno del Comune è quello di effettuare una ricognizione di tutti i contratti in essere stipulati a partire dall’anno 2022, verificando le condizioni applicate per poter definire azioni conseguenti. Ogni sei mesi, poi, verrà redatto un report relativo agli appalti in essere nel Comune per verificare puntualmente e in maniera costante il rispetto dell’applicazione del contratto e delle condizioni contrattuali stabilite.

Infine, l’Amministrazione programmerà incontri con tutte le organizzazioni sindacali al fine di collaborare nell’attuazione della normativa comunale.

Dott. Diego Venturini – Ufficio Stampa

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