Sconfiggere la povertà è il più necessario ed urgente degli obiettivi di questa società. Iniziativa della Cgil a Camaiore Sabato 25 Novembre.

La CGIL organizza, in collaborazione con l’Associazione Versilia Futura e con il sostegno dell’Ammi un incontro pubblico Sabato 25 Novembre alle ore 9 a Camaiore al Cinema Borsalino. Durante l’incontro verrà presentata e discussa una piattaforma programmatica per affrontare, con politiche incisive e coordinate, il problema della povertà e del disagio sociale che in Versilia assume i contorni di una vera e propria emergenza. Nell’ incontro dibattito che verrà concluso dal Segretario regionale della CGIL Toscana Rossano Rossi sarà presentata la piattaforma programmatica che pubblichiamo

SCONFIGGERE LA POVERTA’ E’ IL PIU’ NECESSARIO ED URGENTE DEGLI OBIETTIVI DI QUESTA SOCIETA’

Per ottenere questo obiettivo dobbiamo intervenire sulle innumerevoli situazioni che la caratterizzano:

  • quelle più drammatiche di anonimato e invisibilità;
  • quelle di mancanza di abitazione, cibo e cure mediche;
  • quelle sulle crescenti situazioni che sono al limite della linea della povertà che riguardano lavoratori e artigiani piccoli commercianti e le loro famiglie, i loro figli dovute specificatamente al blocco degli aumenti salariali ed alla spirale inflazione/speculazione che rendono tutti più poveri pur lavorando.

Sopra la linea di demarcazione, per lo più, si assiste ad un orgoglioso silenzio: la vita si complica e diventa necessario sopravvivere tagliando il più possibile tutti gli aspetti di vita sociale, di svago e divertimento, di scolarizzazione, di salute e attività per i figli che non rientrano nella copertura dei redditi che si vanno assottigliando sempre più.

Quando subentra l’indigenza si affacciano complicazioni psicologiche, paure, senso di smarrimento.

E’ in questi casi che sui più deboli – donne e bambini- si scaricano tutte le tensioni da quelle materiali, quelle affettive, quelle emotive, quelle sociali nel senso di privazioni e rinunce.

Un groviglio di contraddizioni e di ingiustizie che rendono la vita amara e disagevole sotto tutti i punti di vista: privata di affetti e di socialità spesso anche di comunicazione e correlazioni.

In quest’ambito si registrano i più massicci e riusciti tentativi di infiltrazione di associazioni malavitose in grado di fornire vie d’uscita tanto rapide e allettanti quanto illegali, rischiose e drammatiche.

Al contempo, la quotidiana e troppo spesso isolata lotta contro tutte queste difficoltà fa emergere  sempre più casi di disagio, di disturbi psicici e psico-somatici che andrebbero adeguatamente contrastati soprattutto con la collaborazione di psicologi ed esperti della materia.

Una società così non può chiamarsi comunità solidale equa e giusta.

Il dovere di tutti quanti è quello di combattere questo modello di vita e di società e i suoi meccanismi di autoriproduzione delle ingiustizie.

Nei Comuni della Versilia al dolce sapore festivo, feriale, balneare ed alberghiero si affaccia la miseria nelle sue varie forme che si palesa e si allunga, dopo solo alcune centinaia di metri dalle strade sfarzose e liete del lungomari, nei centri e nelle periferie.

Come una perfida nebbia avvolge case, abitazioni, piazze, strade, periferie senza differenze e si allarga a dismisura.

La compassione e l’assistenza , quest’ultima purtroppo quasi sempre legata ai soli interventi unatantum, sono importanti ma non bastano e soprattutto sono parziali se scoordinate e non indirizzate secondo piani, esigenze e priorità.

Se non si adottano politiche e scelte diverse, se non si invertono le priorità amministrative questo sforzo di tanti volontari e di tante persone che si prodigano per il prossimo, per l’altro in difficoltà, rischia di non essere sufficiente e bastevole.

Alcuni obiettivi concreti da discutere, puntualizzare e assumere per la futura iniziativa politica e sociale :

Una dovuta premessa :la CGIL  ritiene che per poter realisticamente adoperarsi per combattere in maniera efficace la povertà, il disagio sociale e tutte le sofferenze ed ingiustizie che queste drammatiche condizioni infliggono ad una parte purtroppo sempre maggiore della popolazione versiliese occorra procedere con decisione su alcune e chiare direttive :

la prima è quella di elaborare un realistico e fattibile programma d’interventi generali e specifici;

la seconda è l’indispensabile e decisivo coinvolgimento di tutte quelle realtà, laiche e religiose che da tempo operano con passione ed intelligenza in quest’ambito, ovviamente tenendo nella legittima e dovuta considerazione i risultati già ottenuti e le eventuali proposte che vorranno suggerire in un’ottica di iniziativa unitaria rispettosa delle prerogative e delle sensibilità di ognuno;

la terza è il necessario rapporto di collaborazione che va richiesto e stimolato alle varie Istituzioni locali operanti nel territorio della Versilia con particolare riferimento ai sette Comuni ed alla ASL Nord Ovest Toscana.

In tale contesto ed in relazione alle considerazioni esposte finora e che fanno organicamente parte di questo nostro contributo, riteniamo che :

  • Il problema legato alla casa e al diritto ad avere un luogo sicuro e confortevole debba essere uno dei primi argomenti da affrontare a livello possibilmente versiliese con scelte ed atti amministrativi adeguati. Occorre una mappatura realistica degli sfratti in fase di esecuzione, un’azione di verifica della situazione delle case popolari, con un focus sulla loro condizione che consenta una manutenzione idonea e senza sprechi inutili di denaro pubblico, attivare strutture organicamente agili in grado di fornire risposte per i casi di emergenza, realizzare un censimento della case vuote o sfitte da tempo presenti in ogni territorio comunale.
  • Direttamente collegata alla questione della casa vi è poi quella dei Dormitori e della loro apertura e gestione annuale e soprattutto nel periodo invernale. Già alcune esperienze sono state positivamente avviate ma altre esperienze debbono essere poste in essere anche ricorrendo ai finanziamenti previsti dal PNRR.
  • La lotta alla penuria di cibo ed alle difficoltà, assai diffuse, di poter assumere pasti è una priorità. Anche in questo ambito siamo in presenza di iniziative concrete che certamente, con il contributo pubblico e l’azione di Associazioni meritorie, forniscono risposte positive. Il nostro problema è quello di sviluppare una politica complessiva territoriali rivolta specificatamente ai grandi centri di distribuzione ed alle associazioni economiche per prodotti alimentari in grado di fornire vivande ma anche di poter progettare occasioni meno sporadiche e più adeguate per poter accogliere con successo le tante, troppe richieste di aiuto.
  • Risorse per la creazione e costituzione di Cooperative di Comunità e di Negozi solidali di vicinato

 I Comuni con un apposito piano integrato e in collaborazione con l’associazionismo dovranno incentivare e spingere alla promozione di esperienze in  quartieri, zone e frazioni collinari e montane ,  di Cooperative di Comunità e di negozi solidali mettendo a disposizione beni e strutture nel proprio territorio da recuperare con appositi interventi amministrativi ( pensiamo per esempio ai beni requisiti ai mafiosi ) e legali da riutilizzare e riconvertire ad attività multiple favorendo l’aggregazione e il lavoro giovanile e i progetti che dovranno essere  presentati attraverso appositi bandi .

  • Il problema di una occupazione, buona e giustamente retribuita, riassume molte delle molteplici cause che generano povertà, sofferenza e disagio. In quest’ambito forte deve essere l’impegno di carattere sociale e formativo delle Pubbliche Amministrazione, azioni politiche in gardo di favorire specifiche iniziative al riguardo , fungendo da istituzione a tutela dei cittadini e della loro dignita come per esempio del caso di una Mappatura dei lavoratori richiesti dalle aziende versiliese e incontro tra domanda e offerta utilizzando tutta l’area delle disponibilità dell’offerta comprendendo gli extracomunitari, da perseguirsi con specifici accordi tra Sindacati, Associazioni di categoria, enti di controllo, uffici di collocamento. Verranno monitorate e verificate le condizioni contrattuali di assunzione e le situazioni di sfruttamento e di mancanza di tutele e diritti.

Le opportunità che possono scaturire dall’arrivo e l’utilizzazione dei fondi del PNRR dovranno essere pensati e realizzati promuovendo , in modi e termini accuratamente definiti , forme di Economia Inclusiva capaci di sostenere concretamente politiche dedicate a quanto sopra riportato relativamente alla creazione di una buona e appagante occupazione soprattutto per donne, giovani e immigrati.

  • Ricerca e attivazione di adeguate risorse finanziarie per l’apertura e le attività di Centri Anti Violenza di Genere, luoghi adeguati e discreti dove sostenere sotto ogni particolare aspetto ( umano, emotivo,psicologico, giudiziario , protettivo ect…) le donne vittime di atti di violenza.

Tali risorse devono essere messe a disposizione anche della varie realtà già operanti sul nostro territorio

  • Ricerca di fondi specifici per percorsi di solidarietà e sostegno a donne sole e/o con figli minorenni che versano in condizioni di povertà e disagio sociale , prive di occupazione e senza casa.
  • Risorse vanno destinate al miglioramento effettivo delle persone con problemi di Disabilità prevedendo interventi proattivi per lo ed i loro familiari in base a progetti legati al “ Dopo di Noi “.
  • Queste sono solo alcune delle proposte operative che mettiamo a disposizione di una riflessione più completa ed attinente alla nostra realtà sociale ed economica. Come CGIL fra i nostri compiti crediamo vi sia quello di stimolare ed ottenere che tutte queste criticità presenti siano assunte dalla politica e dalle Amministrazioni Comunali della Versilia quali esse sono: uno spaccato triste e inaccettabile di una zona che troppo entusiasticamente e troppo spesso via raccontata e illustrata quale magica e dorata, caratterizzata da grandi realtà ed opportunità economiche e commerciali, immersa nello svago e nel divertimento turistico. La realtà che emerge, solo scostando leggermente questa patina di colpevole indifferenza e di esagerata magnificenza, è invece fatta anche di donne e uomini , italiani e stranieri privi del necessario , che sono costretti a vivere spesso in contiguità con associazioni malavitose,  spesso disperati in cerca di un futuro migliore.

Di questo vogliamo discutere con Istituzioni ed Associazioni che a vario livello si occupano quotidianamente con grande umanità e passione di questi nostri concittadini.

                 CGIL Lucca- Versilia

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