“L’iniziativa New European Bauhaus collega il Green Deal europeo alla nostra vita quotidiana e agli spazi di vita. Invita tutti gli europei a immaginare e costruire insieme un futuro sostenibile e inclusivo che sia bello per i nostri occhi, le nostre menti e le nostre anime.”
Così viene presentato il New European Bauhaus da EuLabTEC (European Laboratory on Training, Education and Citizenship) l’associazione nata per supportare giovani, e non solo, nella creazione di idee in linea con gli obiettivi dell’Europa.
Sul sito ufficiale dell’Unione Europea si legge che il New European Bauhaus è un movimento creativo e transdisciplinare in divenire. È un ponte che favorisce lo scambio di conoscenze tra discipline e campi di azione diversi, tra arte e welfare, scienza e educazione, cultura e tecnologia per una rivoluzione culturale europea.
Si tratta di sfruttare le nuove sfide verdi e digitali per trasformare le nostre vite in meglio. È un invito ad affrontare problemi sociali complessi attraverso la co-creazione.
Creando ponti tra background diversi, attraversando discipline e basandosi sulla partecipazione a tutti i livelli, il New European Bauhaus ispira un movimento per facilitare e guidare la trasformazione delle nostre società lungo tre valori inseparabili:
- sostenibilità: dagli obiettivi climatici, alla circolarità, inquinamento zero e biodiversità
- estetica: qualità dell’esperienza e dello stile, oltre la funzionalità
- inclusione: dalla valorizzazione della diversità, alla garanzia dell’accessibilità e dell’accessibilità economica
Il New European Bauhaus riunisce cittadini, esperti, imprese e istituzioni per reimmaginare una vita sostenibile in Europa e oltre.
Oltre a creare una piattaforma per la sperimentazione e la connessione, l’iniziativa sostiene il cambiamento positivo anche fornendo l’accesso ai finanziamenti dell’UE per progetti belli, sostenibili e inclusivi. (Per maggiori informazioni > https://new-european-bauhaus.europa.eu/about/about-initiative_en)
Rientrare in contatto con la natura
“Da decenni le persone che vivono nei centri urbani hanno perso il loro legame con la natura. Oggi la necessità di spazi verdi aperti è più forte che mai. Nella natura (verde verticale, edifici verdi, piazze verdi, orti urbani…) il verde non deve essere più esterno e diverso dalla città, ma uno dei suoi elementi principali.” (Fonte: Sito web del New European Bauhaus, sezione dedicata ai contributi in forma breve)
Durante il “Silver Economy Forum” che ho seguito lo scorso Giugno 2022 a Genova è stato messo in evidenza esattamente questo: maggiori opportunità di contatto con gli spazi pubblici verdi si traducono in indicatori sanitari migliori per la popolazione e riducono le disuguaglianze sanitarie legate al reddito.
La connessione esistente tra ambiente e salute si riflette nel ruolo che la riqualificazione verde delle aree urbane può svolgere nel prevenire l’emergere di disabilità, promuovendo l’adozione di uno stile di vita sano fin dalla giovane età.
Partendo da questa consapevolezza, si capisce quanto sia necessario uno sviluppo territoriale orientato al verde e l’importanza che ricopre la partecipazione sociale per la salute psico-fisica, trasformando le zone urbane e rurali in luoghi in grado di favorire l’impegno sociale.
La “città dei 15 minuti”
L’idea della “città dei 15 minuti” è nata dall’urbanista e Prof. all’Università della Sorbonne Carlos Moreno, ed è stata applicata per la prima volta dalla Sindaca di Parigi Anne Hidalgo nel progetto di riqualificazione della città.
Moreno la descrisse come “una proposta alternativa all’organizzazione urbana contemporanea e agli stili di vita che implica. Con la città dei 15 minuti io propongo un’organizzazione urbana in cui la qualità della vita è strettamente legata all’ambiente abitativo, dove si possano trovare nel raggio di 15 minuti tutti i bisogni essenziali per la propria vita quotidiana come mangiare, imparare, prosperare, incontrarsi, fare sport, lavorare. Attraverso una riorganizzazione della prossimità, la città dei 15 minuti offre agli individui un maggiore controllo sul proprio tempo e su come desiderano disporne. Prendersi dei minuti per sé, modificare la propria relazione con il tempo, calmare il vicinato per calmare la vita, può essere un modo per consentire alle persone di tornare a concentrarsi e dedicarsi agli aspetti che più li interessano. La natura, oltre alla sua vocazione ornamentale, è vettore di benessere e dal punto di vista sanitario porta benefici come la riduzione dello stress e delle malattie respiratorie. Inoltre permette di aggrapparsi ad un rapporto tangibile con il tempo e le stagioni e può contribuire alla resilienza degli abitanti e dell’ambiente costruito. La città dei 15 minuti presuppone proprio l’inverdimento di città, strade e parchi pubblici vicini perché necessari per una buona qualità della vita.”
Sono sempre più numerosi infatti gli studi legati ai benefici della natura sullo stato di salute, e sempre di più sono i progetti a livello nazionale e internazionale per la realizzazione di quella che viene definita una “healthy city”: città più verdi per città più sane.
Healthy city e malattie croniche non trasmissibili > articolo di approfondimento
Mi chiamo Claudia Cinquini, ma tutti mi chiamano “la Claudina” perchè sono formato Bonsai. Sono una ragazza digitale classe 1985, infatti mi sono laureata in Informatica Umanistica all’Università di Pisa. Il mio sogno era rendere i contenuti digitali belli, semplici e comunicativi per gli utenti del web, poi il destino mi ha portato altrove.
Dal 2011 lavoro in una RSA, ho conseguito un Master di I livello in Management per le funzioni di coordinamento nell’area delle professioni sanitarie e adesso sono Coordinatrice in questo piccolo mondo. L’attenzione alla cura, alla salute e al benessere psico-fisico probabilmente erano già dei semi dentro di me e questo lavoro è stato il terreno giusto per farli germogliare. Sono anche Facilitatore Mindfulness e diplomata presso l’Università Popolare di Scienze della Salute, Psicologiche e Sociali come Consulente in Scienze Naturopatiche. Mi piacerebbe poter diffondere consapevolezza e informazione verso stili di vita più sani e orientati al benessere inteso in senso olistico, una fusione armonica di tutte le componenti della vita di una persona: quella biologica, psichica, sociale e spirituale per questo ho creato Live Mindfully, dove cerco di condividere le mie conoscenze e la mia visione.