Sipario aperto sui grandi artisti del melodramma

Presentiamo una nuova rubrica “Sipario aperto sui grandi artisti del melodramma”
interamente dedicata a musicisti, cantanti, direttori d’orchestra che hanno contribuito
con la loro professionalità e con le loro performance a fare grande il teatro lirico.
Molti di loro hanno avuto anche un rapporto del tutto particolare con le nostre terre
versiliesi. Come ha scritto Federigo Gemignani, che di Viareggio è stato Sindaco nei
primi anni settanta e poi influente personaggio politico della Versilia, nel suo libro
“La musica ‘seria’ a Viareggio”: fin dalla fine dell’ottocento vi è stata una
“importante …presenza di personaggi famosi come Giovanni Pacini, Giacomo
Puccini che hanno lasciato tracce importanti del loro lavoro e della loro
quotidianità… ed anche la presenza di personaggi famosi come Ruggero Leoncavallo
o Arturo Toscanini e altri, che hanno avuto un rapporto meno forte ma molto
significativo”. Il melodramma lirico dunque è stato una componente importante della
cultura popolare delle nostre zone e ha caratterizzato anche l’organizzazione delle
strutture e delle attività. Basterebbe pensare all’impegno di Giacomo Puccini per la
realizzazione del Teatro nella pineta di ponente smantellato dalle amministrazioni
comunali nel 1964 o al Teatro Regio che fu dedicato al musicista Giovanni Pacini che
di Viareggio, assieme a Paolina Bonaparte, s’innamorò perdutamente. Ma anche a
Ildebrando Pizzetti o alla grande cantante Salomea Kruceniski (Krusel’nickaja
Salomeja Amvrosievna). Insomma non fu per caso che molti scelsero la Versilia
come culla e completamento della loro missione artistica. Tanti altri, che pure non
scelsero di vivere e risiedere nelle nostre zone, furono però stelle di prima grandezza
che contribuirono a rendere popolare la cultura del melodramma. Dopo la morte di
Giacomo Puccini fu proprio Mascagni a far partire l’organizzazione di una
manifestazione lirica sul lago, proprio vicino alla villa che è anche tomba del
maestro. Questo patrimonio non deve andare perduto e abbiamo la necessità di
valorizzarlo, farlo conoscere e, se riuscissimo a pensare oltre il nostro naso e oltre
agli interessi immediati, a renderlo visibile e fruibile a tutti coloro che per svago,
ferie e turismo -italiani, europei, americani e asiatici- hanno occasione di visitare le
nostre terre. C’è una persona che del melodramma lirico possiede un inestimabile e
preziosissimo archivio. E’ Danilo Chiucini, vive a Viareggio e negli anni ha raccolto,
accumulato e conservato con amore e saggezza una enorme quantità di testimonianze
liriche. Chiucini è riuscito a costruire il suo prezioso archivio seguendo gli impulsi e
la curiosità propri di un grande esperto di voci, di musica e frequentatore di teatri
lirici fin da ragazzo. E’ stato per molto tempo consigliere delle Fondazione Festival
Puccini di Torre del Lago. Il suo impegno per il Blog Rinnovamentiversilia sarà
quello di presentarci settimanalmente i grandi che hanno calcato le scene di tutto il
mondo, che hanno fatto sognare e appassionare al melodramma milioni di persone.

Nota sulle tracce musicali

Prima dell’ascolto una precisazione è doverosa. Si deve tener conto che il sonoro è
quello registrato con i mezzi disponibili tra la fine Ottocento e gli inizi Novecento
Proprio per questo sono documenti preziosi e rarissimi.

Ad essa viene attribuita una prima incisione di un cilindro del 1895: Manon Lescaut di Auber

“Bourbonnaisse”

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