L’ Idaho da scoprire – Parte seconda

Dal nostro inviato negli U.S.A. – Niclo Vitelli

Il tempo giusto perché il sole primaverile facesse finalmente capolino anche nell’Idaho e il paesaggio si è trasformato repentinamente. Le strade vestono ora i colori variopinti e lo scenario è floreale. Si va dal giallo intenso al viola del ciliegio susino, dai fiori di pesco al bianco della pyrus calleryana. Un’esplosione fantasmagorica, a tratti interrotta dal verde pisello e da quello più intenso del pino nero, dell’abete rosso, del peccio del Colorado, a quello più tenue e sfumato del frassino, dell’acero e del larice per tornare al verde vivo del cipresso. Le case sbucano con i loro giardini ben curati tra l’iridescenza primaverile. È come vivere un’altra storia rispetto solo a qualche giorno fa, quando il grigio e il colore plumbeo primeggiava su tutto e su tutti.

Pensavo che Lucca fosse la città con il numero più alto di chiese di tutto il mondo. Mi devo ricredere. Qui nell’Idaho scopri una chiesa quasi ovunque. Ce ne sono di tutte le specie: da quelle protestanti a quelle cattoliche, quelle evangeliche, anglicane, puritane, battiste, mormoni etc…

Tempio Mormone

A Boise addirittura c’è un Tempio mormone: una sorta di cattedrale che ha l’aspetto di una Capital Hall. Appena l’ho scorta in lontananza pensavo fosse il palazzo del parlamento o del governo dello Stato. No, mi sbagliavo, era il monumento dei mormoni. Il numero di chiese più alto spetta sicuramente a quelle di Cristo che sono disseminate ovunque. Pur essendo in progressivo calo l’attrattiva delle pratiche religiose, come emerge da una indagine di qualche anno fa, le chiese continuano ad avere un ruolo non indifferente nel paese. Sono tra loro in emulazione con programmi che vanno dalle scuole e dalle attività educative alle più svariate iniziative sportive, ricreative, culturali ed artistiche. In uno Stato dove il pubblico occupa uno spazio alquanto modesto, questo attivismo risponde efficacemente alle esigenze primarie di intere famiglie. Negli USA c’è libertà di culto e la religione che, nonostante l’incedere dei tempi moderni e della tecnologia imperante, continua tuttavia ad essere un architrave non solo ideologica ma di identità degli americani. Non a caso nel 1954 fu modificato il Pledge of Allegiance, il giuramento di fedeltà alla bandiera degli Stati Uniti d’America, per aggiungere la frase “sotto Dio”. Così come l’Essere Supremo – non quello di Robespierre ma quello di Dwight Eisenhower che il 20 febbraio 1955   affermò che “il riconoscimento dell’Essere Supremo è la prima e più elementare espressione dell’Americanismo” – continua ad essere fonte di ispirazione e di culto. In vari modi e forme diverse ma sempre Essere Supremo, anche se cresce il numero di agnostici e cala l’attrazione verso la partecipazione attiva alle varie liturgie e alle attività ecumeniche in sè. E’cresciuto anche il numero di coloro che aderiscono a forme estreme di fondamentalismo ed anche al suprematismo: la fase suprema del confessionalismo. E l’Idaho è tradizionalista e moderato e i liberal con i loro eccessi dichiarati o presunti non hanno trovato qui grandi fortune, né sono riusciti a riconciliarsi con quel mondo operaio e rurale che invece dovrebbe essere l’humus ideale per un partito progressista. La forte e continua immigrazione può modificare il sentiment politico degli abitanti?  Da menzionare l’attuale tentativo di una parte degli abitanti orientali dell’Oregon, prevalentemente rurali e conservatori, che vogliono staccarsi e riunificarsi con l’Idaho: ha il nome di Limes da una comunità vicino alla confluenza di due grandi fiumi il Marble Creek e il Burnt. Non saprei che rispondere ma di certo le preoccupazioni ci sono: sono politiche ma soprattutto riguardano le tradizioni che non si vorrebbero disperdere in un calderone modernista. La stessa dimensione delle città dell’Idaho funziona come l’ancora di una nave ferma al fondale, al riparo dalle folate di radicalismo. Chi abita qua non vorrebbe perdere la ricchezza di un ambiente naturale da tutelare e salvaguardare, né la tranquillità della vita che, pur essendo in classico stile americano, più che altrove risente dei ritmi della campagna, della vita domestica, della famiglia unita, della protezione e crescita serena dei bambini.

Ad Egle e al parco della gallina. Egle è un piccolo centro caratterizzato da una imponente presenza di parchi, di aree verdi molte delle quali situate lungo il fiume omonimo. Abbiamo visitato il Reid W. Merrill Park: 9 acri di verde e luogo di importanti manifestazioni ed eventi musicali ma anche di passeggiate all’aria aperta o di gite in canoa, o di percorsi ciclabili. All’interno di questa grandissima area verde si trova un piccolo spazio attrezzato con giochi per bambini e panchine, più comunemente noto come Parco della Gallina. E’dedicato alla storia di una famiglia di imprenditori che divennero famosi per la loro intrapresa -prima familiare, poi artigianale e infine industriale- di allevamento di galline e di commercializzazione delle uova.

Le uova, a proposito, sono una componente irrinunciabile e fondamentale della cucina americana: nei negozi commerciali si trovano normalmente mega scatole in reparti ben assortiti e tutti dedicati: le confezioni con meno di 14 uova sono delle rarità da museo!

Al Canyon Rocks Reveal, alla cascata The lombardy Trail. Viaggio davvero interessante lungo il fiume Snake che ci ha portato a diretta visione di spettacolari canyon e ambienti davvero affascinanti. Con una serie di grandi lavori nel 1800 furono collegati i due lati dello Snake River Canyon consentendo la vista odierna della cascata Perinne Coulee, colui che realizzò i lavori consentendo di far arrivare i servizi essenziali alla città di Twin Falla e i collegamenti con Shoshone. Proseguendo nelle gole dei canyon siamo giunti alle cascate da primato continentale. Furono realizzate a seguito di imponenti opere di ingegneria per la creazione della diga e della centrale elettrica. Vengono chiamate non a caso le Niagara Falls del West. Questo soprannome sta a decretare un primato assoluto: pur avendo una minor larghezza e portata le cascate di Shoshone sono tuttavia più alte delle famosissime cascate del Niagara e sono le più alte dell’America del Nord. Lo spettacolo è effettivamente di assoluto impatto compreso l’arcobaleno che l’acqua forma all’impatto con il fiume. Le foto parlano una lingua migliore di qualsiasi descrizione e forse, neppure quest’ultime, sono in grado di rendere conto della bellezza e dell’unicità dello spettacolo dal vivo.

Misure EcceXXXionali

Negli Stati Uniti non ci sono misure piccole si va dal medio al mediomassimo, alle 5 XXL e questo vale per tutti i prodotti e per tutte le altre cose. Le mele, ad esempio, sono lucidate a nuovo e di dimensioni extralarge, le bottiglie del latte sono taniche, i barattoli delle vitamine sono bottiglioni…

L’elenco potrebbe continuare per pagine intere ma alla sua conclusione possiamo inserire le tazze del water: non esistono tazze piccole, stile cinese o giapponese e quelle europee sono merce rara. In commercio si trovano solo in formati mastodontici: “E’ l’America Bellezza!”

La risposta puntuale della produzione alla domanda determinata da sederi ciclopici! Il mercato, da questo punto di vista, è riuscito a fare un nuovo miracolo: anche nell’Idaho, repubblicano e conservatore, ci si siede  su queste tazze in piena eguaglianza tra i sessi.

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