Mutui in calo anche nel 2024: banche a due velocita’ franano le grandi, non le medie e crescono le operazioni delle banche Fintech

Nel 2023 le erogazioni di mutui in Italia sono crollate del 25%. Un po’ certamente perche si aspettavano i tempi per tassi migliori da parte dei prenditori ma soprattutto perche’ l’offerta di credito non e’ stata in linea con la domanda attesa. I dati evidenziano una vera e propria spaccatura tra le grandi banche (le prime 7 del ranking nazionale) che hanno sostanzialmente ridotto le erogazioni e le piccole e medie che hanno aumentato i finanziamenti con le Banche Fintech in controtendenza con una crescita significativa.

C’e’ in buona sostanza una ascesa ed una ‘sfida’ da parte delle banche Fintech e quelle di credito cooperativo piu’ legate ai territori nei confronti delle banche tradizionali. Le banche Fintech sono banche che non hanno filiali ma semmai (come Banca Progetto) agenzie per iniziativa dei propri agenti monomandatari sul territorio.

L’Italia con le sue 12 ‘challanger banks e’ il paese, da questo punto di vista, piu’ rappresentato in Europa. Fra le banche Fintech Italiane in forte crescita ad ogggi si segnala Banca Progetto, specializzata in servizi per le PMI italiane caratterizzata da una rete commerciale presente su tutto il territorio nazionale tramite i propri agenti e mediatori convenzionati.

Banca Progetto ha chiuso il 2023 con volumi erogati sotto forma di finanziamenti a medio lungo termine per circa 2 miliardi e 800 milioni confermando un trend di crescita strutturale della banca negli ultimi esercizi. Concludendo il mercato del credito registra posizionamenti diversi da parte del mondo bancario dove pero’ e’ necessario ricordare che le prime 7 grandi banche detengono una quota di mercato di quasi il 70% e quindi sono di fatto decisive nella offerta di credito necessaria ad accompagnare lo sviluppo economico del paese.

Gli investimenti, specialmente per le PMI, si effettuano in presenza di una manifesta disponibilità delle banche di accompagnare le aziende nei loro piani di sviluppo. Solo gli investimenti garantiscono infatti competitività della piccola e media impresa, asse portante della nostra economia, per dare sviluppo possibile a fatturato, creazione di ricchezza e di nuova occupazione.

In questo quadro le grandi banche sono chiamate a fare il loro mestiere e il loro dovere: dare il credito necessario agli imprenditori che esprimono  merito creditizio sufficiente, le aziende meritevoli debbono cioe’ essere aiutate nel loro percorso di crescita produttiva e commerciale  quando ovviamente esprimono progetti credibili sul piano professionale e delle garanzie offerte. 

di GIANFRANCO ANTOGNOLI CONCREDITO

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