Per la Giunta Giani il monte Altissimo può diventare proprietà privata dell’Henraux Spa.

Brillante del CIPIT: troppa fretta, sarà il Tribunale ad esprimersi il giorno 8 aprile!

La Giunta Regionale ha approvato all’unanimità l’ipotesi d’accordo siglato tra il Comune di Seravezza e l’Henraux spa per la definitiva cessione al privato del Monte Altissimo: ritenendola legittima in quanto in mancanza dell’Asbuc i beni civici e collettivi sono gestiti dal Comune. Ne da notizia Rosario Brillante, coordinatore del Comitato Indipendente per la Trasparenza, l’Informazione e la Partecipazione di Seravezza. “ Regione e Comune hanno fatto di tutto per evitare che i cittadini potessero pronunciarsi su quell’accordo che non esito a definire scellerato: ma la vicenda sarà affrontata a breve nelle aule di un tribunale. Perché, e per dire cosa a chi, in Regione hanno avuto tutta questa fretta?” 

La decisione della giunta Regionale è stata presa il 26 febbraio, subito dopo il Convegno tenuto a Gorfigliano sul tema delle attività estrattive, dello sviluppo sostenibile e della programmazione territoriale in area Parco. “Nonostante le contestazioni mosse sia dalle associazioni ambientaliste, ecologiste e civiche, sia dai sindacati dei lavoratori che da alcuni settori della politica toscana, incluso lo stesso Pd Apuo versiliese – prosegue Brillante – stiamo assistendo al dispiegarsi di una serie di decisioni organiche da parte della Regione che esprimono un orientamento politico a dir poco preoccupante.

Secondo Brillante infatti “il futuro della nostra Regione ne sarà pesantemente condizionato anche a conclusione dell’era Giani”. E prosegue: “Quanto accade è semplicemente sconcertante. Il Presidente il 24 gennaio di questo stesso anno è stato destinatario di una notifica giudiziaria nella quale il Commissario per la Liquidazione degli Usi Civici per le Regioni del Lazio, Umbria e Toscana, Dott. Antonio Perinelli, convocava in udienza Regione Toscana e Comune di Seravezza per il prossimo 8 aprile. Proprio per discutere sull’appartenenza al demanio collettivo e frazionale anziché  al privato di quella montagna e del diritto dei cittadini della montagna seravezzina di approvare o meno l’ipotesi di chiudere la vicenda cedendo la montagna definitivamente al privato.  Ma nel frattempo ha deciso preventivamente di avvallare l’operato del Comune di Seravezza e dell’Henraux. E il 2 luglio prossimo la Regione siederà nuovamente in aula per discutere proprio del tentativo del Comune di Seravezza di rinunciare alla rivendicazione della natura demaniale e civica di ben 7.000.000 di metri quadrati di territorio montano, quelli occupati senza titolo alcuno dall’Henraux Spa, con la principale compensazione monetaria di 1.000.000 di euro versati alle casse comunali in dieci anni. Terreni sui quali il privato svolge e intende continuare a svolgere ed anzi ampliare la sua attività estrattiva.”

Brillante nel suo ragionamento sostiene che “è necessaria una riflessione politica sull’influenza che interessi privati, di valenza strettamente economica, hanno sulle amministrazioni locali e sui tavoli regionali”. E lancia un allarme “ oltre alla svolta estrattivista, tra vicenda del Monte Altissimo, del Parco delle Apuane, dell’incremento del 5% delle quantità estraibili e delle menzogne sulla filiera produttiva nel settore del marmo,  abbiamo appreso che la Giunta Regionale chiederà a breve alla sua maggioranza di cambiare l’iter delle autorizzazioni in materia paesaggistica e di tutela dell’ambiente, rinunciando alla prerogativa propria della Regione di controllore, a favore di singoli comuni o alle Unioni dei Comuni.

Si tratta a mio parere di una cessione del primato della programmazione pubblica, che rinnega il passato e la storia del regionalismo toscano; caratterizzato da decenni dal cosiddetto buon governo: prodotto di una visione equilibrata delle  esigenze della nostra società, di sintesi e mediazione, tra spinte ed interessi anche divergenti”.

Rosario Brillante conclude ironicamente il suo intervento : “E’ la prima volta che vedo un tacchino correre da solo al pranzo di Natale: andrebbe fermato prima del forno. Chi può faccia.”

 Rosario Brillante

Presidente C.I.P.I.T (Comitato Indipendente per la Trasparenza, l’Informazione e la Partecipazione)

Ti potrebbe anche interessare