Altissimo. L’accordo tra Henraux Spa e Comune di Seravezza non è legittimo: un gruppo di cittadini della montagna di Seravezza si appellano al Giudice che rinvia l’udienza prevista per il 5 maggio.

E’ il Comitato Indipendente per la Trasparenza, l’Informazione e la Partecipazione di Seravezza a darne informazione. La notizia circolava già sui social. Il Giudice della Corte d’Appello di Roma ha deciso l’ennesimo rinvio dell’udienza sugli usi civici. In quella sede il Comune di Seravezza e la Soc. Henraux Spa attendevano la legittimazione dell’accordo raggiunto, con la definitiva cessione del Monte Altissimo e del Monte Pelato al privato a fronte di alcune compensazioni, tra le quali la principale è rappresentata dal pagamento di un milione di euro, in rate decennali, al Comune.

L’ipotesi di conciliazione aveva trovato numerose opposizioni ma la Giunta Alessandrini aveva deciso di andare a diritto. Il motivo del rinvio al 2 luglio – secondo Rosario Brillante del Cipit – è dipeso dal fatto che alcunifrazionisti, residenti nelle frazioni montane del Comune di Seravezza e in quanto tali titolari di diritti civici collettivi su un vasto territorio montano, il 13 dicembre del 2023 avevano inoltrato al Commissario Perinelli, della Corte d’Appello Usi Civici di Roma, un ricorso affinché  esaminasse la loro richiesta di  riconoscimento della qualità di uso civico e collettivo dei terreni occupati dalla Società Henraux Spa senza averne titolo alcuno e allo scopo di invitare la Regione Toscana a procedere all’indizione di elezioni per la ricostituzione degli organismi amministrativi dell’ASBUC Montagna di Seravezza che il Comune ha di fatto negato con vari artefici per evitare che l’opposizione a quell’accordo trovasse una legittimità ammnistrativa”.

Il ricorso è stato notificato il 24 gennaio alla Regione Toscana e al Comune di Seravezza ed è stata fissata un’udienza per il giorno 8 aprile 2024. In particolare i firmatari del ricorso hanno invitato il Magistrato a  prendere  in considerazione il conflitto di interessi che si è venuto a costruire tra frazionisti e il Comune di Seravezza. “ Si tratta – precisa Brillante – di una situazione che si è venuta creando nel tempo per la mancata assunzione di atti dovuti da parte dei vari Amministratori pro-tempore che si sono succeduti, atti necessari all’effettiva tutela dell’interesse civico e collettivo. A queste lacune sono conseguite poi le ultime azioni adottate dall’ amministrazione Alessandrini a seguito del convincimento sulla validità delle motivazioni del privato. Alla fine al Comune si sono convinti che la tesi dell’Henraux Spa, che ha sempre sostenuto di essere il proprietario di quegli appezzamenti fossero più solide di quelle che rivendicavano un diritto collettivo su quelle terre; e questo nonostante la sentenza avversa al provato emessa dal Giudice Catalani il 7 luglio del 2020”.

La prima udienza fissata dal Giudice per aprile, dove Comune di Seravezza e Regione Toscana sono stati invitati a presentarsi, ha fatto scaturire l’opportunità di rinviare quella, tanto attesa dal Comune e dall’Henraux Spa,  prevista per il 5 marzo. In sostanza la vertenza si riapre e viene messa in discussione la legittimità del Comune di Seravezza di arrivare ad un accordo di cessione di vasti appezzamenti, si parla di 7.000.000 di metri quadrati di un territorio di grande importanza, sia per la presenza di vasti giacimenti di marmo che per il loro valore paesaggistico. Una vasta area che comprende il Monte Altissimo, ovvero tutto il sistema di cave delle Cervaiole, della Tacca Bianca e della Mossa nonché del retro Altissimo e fino, al Monte Pelato.

La legittima rivendicazione dei frazionisti – precisa il CIPIT – di arrivare alle elezioni, che il Sindaco ha negato, degli organi amministrativi della comunità civica ASBUC della Montagna di Seravezza rafforza il nostro convincimento: gli amministratori del Comune Seravezza non hanno il diritto di decidere da soli sul futuro delle nostre montagne e tantomeno possono cederle per sempre ad un’azienda privata. Ho motivi per ritenere che qualche dubbio – conclude Brillante – sia scaturito in sede comunale  non solo dell’autorizzazione rilasciata per l’ampliamento delle cave sulle Cervaiole ma anche per il Piano Estrattivo in gestazione per Retro Altissimo e Canale del Gobbie.”

C.I.P.I.T. Comitato Indipendente per la Trasparenza, l’Informazione e la Partecipazione

Il Presidente- Rosario Brillante

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