Cosa sono gli inquinanti ambientali?

Gli inquinanti ambientali sono sostanze presenti nell’ambiente che non sono prodotte da organismi viventi, ma che producono su di essi effetti biologici avversi. Questi agenti rappresentano una minaccia costante per la salute, ogni giorno infatti siamo esposti a sostanze inquinanti in ogni ambito della vita: prodotti per la cura personale, cibo, aria e acqua, prodotti per la casa e il giardino, fumo e droghe, agenti microbiologici (batteri, virus, muffe) e altri agenti patogeni, campi elettromagnetici (EMF), prodotti farmaceutici, emissioni di automobili e trasporti e molte altre fonti.

Come ci influenzano?

Ogni persona ha un carico tossico variabile a seconda del tipo di esposizione a questi agenti (da basso livello a cronico) che dipende, appunto, dalla quantità di inquinanti ingeriti e/o assorbiti dall’organismo, tanto in casa quanto negli ambienti collettivi (luoghi di lavoro, fabbriche, mezzi di trasporto, aeroporti, ospedali, scuole ecc..). Gli inquinanti ambientali danneggiano la salute umana in tutte le fasi della vita, ma in particolare durante lo sviluppo prenatale e nella prima infanzia e contribuiscono alla crescente incidenza di malattie croniche in tutto il mondo. Ad esempio, gli additivi alimentari contribuiscono al diabete, alle malattie cardiovascolari, al cancro e ad altri sintomi e condizioni. Inoltre, nelle donne soprattutto, molti sintomi e condizioni di salute avverse sono stati correlati all’interferenza di alcuni di questi inquinanti ambientali, perchè interagiscono a livello endocrino e quindi ormonale, andando ad alterare la corretta funzionalità dell’intero organismo (fisico e cognitivo).

Per quanto riguarda invece l’ambiente che respiriamo, materiali come il materiale particolato (PM10), il monossido di carbonio (CO), l’ozono (O3), il biossido di azoto (NO2) e quello di zolfo (SO2) compromettono la qualità dell’aria, fino a raggiungere in certe zone livelli allarmanti ed estremamente pericolosi per la salute.

Secondo i dati OMS, nel 2018 in Italia ci sono state oltre 65.000 morti premature, dati tra i più alti in Europa ma in linea con quelli mondiali. I principali inquinanti responsabili di questi decessi prematuri sono le polveri sottili o particolato (PM10 e PM2,5), gli ossidi di azoto (NOx) e l’Ozono (O3). Altri inquinanti dell’aria potenzialmente letali di cui tenere conto sono:

  • fumo di tabacco (ETS)
  • Monossido di Carbonio (CO)
  • Biossido di Zolfo (SO2)
  • Radon (Rn)
  • Benzene (C6H6)
  • Idrocarburi (IPA)
  • Formaldeide (CH2O)
  • amianto

Accanto a questi agenti inquinanti considerati “convenzionali”, esiste anche un’altra categoria di contaminanti, nella maggior parte dei casi ancora non regolati dalla normativa nazionale, le cui proprietà̀ chimico-fisiche e tossicologiche conferiscono loro una significativa pericolosità per la salute umana, nonostante siano presenti in aria con concentrazioni più basse. Questi contaminanti vengono definiti “microinquinanti” e includono alcuni metalli, i composti organici volatili (COV), gli idrocarburi aromatici policiclici (IPA), le policloro-dibenzodiossine e policlorodibenzofurani (PCDD/F) e i policlorobifenili (PCB).

Come possiamo proteggerci dagli inquinanti ambientali?

Il fattore primario di protezione verso la maggior parte degli agenti inquinanti è la scelta dello stile di vita, che parte dalla scelta del cibo e dei prodotti di cui ci serviamo nella nostra quotidianità. Il discorso sarebbe molto lungo e complesso ma, limitandosi all’ambito del cibo, la quantità e la tipologia di pesticidi e prodotti vari utilizzati per la coltivazione di frutta, verdura, cereali e negli allevamenti intesivi è enorme ed è quasi impossibile non entrarne in contatto. Avere una sana alimentazione (prediligendo alimenti biologici e poco processati) permette di non compromettere l’unica vera difesa del nostro organismo: il nostro intestino. E’ stato ormai riconosciuto che nel tratto gastrointestinale si trova la più densa concentrazione di cellule immunitarie di tutto il nostro corpo. (Per approfondire > Il sistema immunitario intestinale)

Quindi, il primo passo per salvaguardarci è quello di prendere prima di tutto coscienza di quello che mangiamo (la prima e unica fonte di nutrimento per il nostro organismo), di dove viviamo e delle abitudini quotidiane che abbiamo. Basta partire da cose semplici, ma che possono migliorare notevolmente la qualità della nostra salute e dell’ambiente domestico:

  • mangiare frutta e verdura biologica (e se possibile anche cereali, carne, pesce e latticini)
  • limitare al massimo i prodotti da banco confezionati e il cibo processato perchè contengono moltissimi conservanti e agenti tossici per l’organismo
  • trascorrere del tempo in aree verdi ricche di alberi (gli alberi si nutrono di anidride carbonica e ci restituiscono ossigeno, quindi aria pulita)
  • inserire all’interno delle nostre abitazioni piante con particolari proprietà in grado di purificare l’aria perchè assorbono le sostanze tossiche presenti (Dracaena, Hedera Helix, Pothos, Felce, Clorofito, Sanseveria) che, oltretutto, sono quasi tutte molto semplici da mantenere
  • utilizzare prodotti per la cura del corpo (creme, saponi, detergenti) e per la pulizia della casa (compresi i detersivi per gli indumenti) che siano prodotti con materiale il più possibile naturale oppure produrli autonomamente con pochi ed economici ingredienti di uso comune (altrettanto efficienti)

Inoltre, per quanto oggigiorno sia impensabile per molte persone, sarebbe opportuno:

  • spegnere i dispositivi domestici che emettono onde elettromagnetiche (impianti radio-tv, modem wifi) quando non sono necessari (almeno la notte) per evitare di essere esposti più del necessario
  • limitare l’uso di dispositivi elettronici che richiedono l’alimentazione a corrente elettrica (elettrodomestici e dispositivi vari)
  • spegnere i telefoni cellulari oppure, se proprio non vogliamo, tenerli almeno lontani dal comodino quando andiamo a dormire, in modo che non arrivino radiazioni vicino alla nostra testa
  • utilizzare il vivavoce quando siamo in macchina – non solo perchè è una questione di buon senso – ma perchè spostandoci, il cellulare emette più onde elettromagnetiche per attaccarsi ogni volta a nuove celle e mantenere il segnale

Se vogliamo che qualcuno ci protegga, rivolgiamoci a noi stessi.

Maggiori dettagli sui diversi inquinanti si possono trovare sul portale del Ministero della Salute:

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