Giacomo Puccini e i suoi luoghi: dalla Toscana un progetto internazionale per il futuro”.

Comunicato stampa Pd Viareggio

Si è svolto Sabato 27 u.s. l’incontro promosso dal Pd di Viareggio su “Giacomo Puccini e i suoi luoghi: dalla Toscana un progetto internazionale per il futuro”. Si è trattato di un primo momento di confronto nel quale diversi intervenuti hanno portato il loro contributo animando la mattinata. Tre comunicazioni hanno offerto spunti e proposte. Come precisato da Filippo Ciucci (Segretario Unione Comunale PD Viareggio) e da Federica Maineri (Presidente Assemblea PD Versilia), l’intento del Partito è costruttivo e propositivo, teso a valorizzare la figura del Maestro e a favorire la fruizione della sua intera opera in più momenti durante l’anno e in più contesti sul territorio comunale.

Un nuovo progetto internazionale è una necessità e una opportunità per riportare una piccola stagione lirica come è oggi quella che a Torre del Lago si fregia indebitamente del nome Festival, all’ambizione di costituire un punto di riferimento internazionale critico. Come? Con una programmazione poliennale; affidando la direzione artistica, così come quelle dell’orchestra a persone qualificate, di alto prestigio e che manifestano una viva partecipazione al continuo processo di rinnovamento di cui la musica di Puccini appartiene; produzioni di repertorio, a edizioni critiche e avendo Puccini come asse centrale.

Ne ha parlato Niclo Vitelli ricordando il progetto di Sylvano Bussotti e delle sue ancora attuali idee su un festival internazionale. Vitelli ha voluto ricordare l’impegno di Simonetta Puccini e la sua Fondazione Puccini per garantire i luoghi sacri del Maestro, gli investimenti fatti per migliorare l’accoglienza e la conoscenza critica del patrimonio pucciniano. Il fatto che a ridosso della edizione 2023 la Fondazione Festival non abbia ancora nominato un Direttore Artistico, e che sul 2024 non ci sia ad oggi una ipotesi di programmazione né uno straccio di idee per il centenario la dice lunga sullo stato dell’arte della Fondazione.

Sulla drammaturgia pucciniana si è soffermato il maestro direttore d’orchestra e compositore Pablo Varela che, anche avvalendosi di esempi musicali e aiutandosi con il pianoforte dello Chalet del Lago (gc), ha portato degli esempi sul rapporto tra le note, la simbologia e il canto nelle operedi Puccini e ha insistito sulla necessità di un Festival critico, che aiuti il pubblico a scoprire e indagare nelle pieghe della modernità pucciniana. Dell’ambiente locale ha parlato Adolfo Lippi che, con dovizia di particolari, ha tratteggiato i rapporti tra Puccini, gli intellettuali e artisti del tempo.

Manrico Nicolai -ex Presidente del Festival nel primo scorcio degli anni duemila a cui è associato il consolidamento della fondazione e del Teatro ma anche del progetto di Scolpire l’Opera e del Parco della musica– ha posto l’accento sulla necessità di sinergie tra Enti e Istituzioni pubbliche: sinergie indispensabili, come il passato insegna, per mettere mano a progetti ambiziosi e utili.

Stefano Baccelli Assessore regionale, ricordando però anche il suo incarico precedente di Presidente della Provincia, ha insistito sull’ assoluta necessità di una collaborazione proficua e positiva tra soggetti del territorio per rilanciare un ambizioso progetto internazionale che ruoti attorno alla figura di Giacomo Puccini e a quella di un ambiente locale da valorizzare e conservare adeguatamente. L’Assessore Baccelli ha assicurato il suo impegno affinché la Regione possa prendere in considerazione un più diretto impegno, al fine proprio di favorire i rapporti tra le varie articolazioni e di coordinare una futura e necessaria cabina di regia su un progetto complessivo su Puccini.

Tra gli altri interventi quello dello storico dell’arte Mauro Pardini che ha parlato del Belvedere e delle scelte architettoniche che furono impostate e decise per accogliere le spoglie del Maestro, frutto anche di una grande partecipazione internazionale e che assolutamente non dovrebbero essere messe in discussione. Pardini ha sollecitato un chiaro e preciso intervento del Ministero della cultura per evitare che la conformazione e il patrimonio artistico, architettonico-naturalistico davanti alla Villa Puccini venga trasformato e snaturato. Sull’argomento è intervenuto anche Luca Brocchini chiedendo che si recuperi, anche attraverso un bando internazionale di idee una progettazione per un intervento di riorganizzazione del Belvedere in continuità storica con il patrimonio pucciniano.

All’incontro ha portato il proprio contributo anche Gianni Fratini ex presidente del Festival e operatore culturale sottolineando la necessità che la politica non sia un condizionamento allo sviluppo di utili sinergie tra diversi ma sia in grado di favorire convergenze e una comune visione degli interessi complessivi del territorio.

Un altro intervento importante è stato quello del Presidente della Provincia Luca Menesini che ha dato conto delle difficoltà del Comitato nazionale per le prossime celebrazioni del centenario della morte di Puccini, all’interno del quale ancora non si è riusciti a definire una strategia ed una programmazione adeguata in vista del 2024. Menesini si è soffermato sull’ improvvisazione e sugli interessi corporativi che attualmente rischiano fiaccare le migliori aspettative per un programma in grado di approcciare le celebrazioni con uno sguardo lungo capace cioè di garantire una prospettiva solida e duratura ad un progetto per il futuro imperniato sul maestro.

Il nostro augurio, data la mancata presenza dell’amministrazione, è che si ponga presto fine ad un atteggiamento di sottrazione al confronto e alla discussione da parte di quest’ultima che denota sostanzialmente una debolezza di argomenti e un crescete fastidio a rendere conto dei programmi per l’edizione del Festival per il successivo 2024. Il nostro Partito dall’opposizione si sta facendo carico di proporre ed individuare soluzioni e avanzare proposte costruttive nell’interesse della comunità, ponendosi sempre in un dialogo costruttivo con i rappresentanti del mondo della cultura e delle istituzioni regionali e provinciali.

In questo senso, anche Nicola Domenici, chiudendo l’incontro ha ricordato che il Pd farà tesoro delle idee, degli spunti e dei suggerimenti e nelle prossime settimane presenterà in Consiglio Comunale e attraverso altri incontri e iniziative, con le categorie e con i cittadini, proposte precise.

La presenza sabato mattina sul belvedere di gite e di turisti in visita ai luoghi pucciniani ha riproposto il tema di un intervento immediato, anche minimale, per la sistemazione dell’orto, delle persiane rotte e penzolanti e per la tinteggiatura delle mura esterne della villa ex Caproni (patrimonio della Fondazione Festival Pucciniano e indirettamente del Comune) che si trova davanti a quella del Maestro Puccini che costituiscono la cifra immediata ed evidente della cialtroneria amministrativa della nostra città. Così si potrebbe dire del totem del Comune di Viareggio, in bella mostra davanti all’ingresso della Casa di Puccini scolorito, arrugginito e sdrucito. Perché, lo si è ricordato nell’incontro, in questi luoghi non passa una volta ogni tanto il Giro d’Italia ma passano, durante tutto l’anno, migliaia di turisti e visitatori dei beni pucciniani per eccellenza.

a cura del PD Viareggio

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