Nuovo Decreto Legge Anziani: prospettive e principi

“Il nuovo DDL Anziani si propone di dare valore umano e sociale all’anziano. Promuovere e valorizzare le attività partecipative e solidali nelle attività culturali, l’associazionismo, il benessere della persona e dei suoi familiari/caregiver con l’obiettivo di garantire un’assistenza in grado di riconoscere ogni tipologia di bisogni e al tempo stesso limitare al massimo l’isolamento, la solitudine e la deprivazione relazionale.”

Così ha riportato Carlo Sangalli, Presidente di “50&Più” associazione di Confcommercio che da oltre 50 anni si impegna per lo sviluppo culturale, la rappresentanza sindacale e la valorizzazione degli anziani. 

Ieri, 23 Marzo 2023 è stato presentato presso la Camera di commercio di Roma il libro “l’Età anziana: tempo di diritti e responsabilità”, realizzato insieme a Marco Trabucchi, Presidente della Fondazione Leonardo. Il libro ha raccolto un campione di 14 milioni 46mila anziani in Italia, analizzando prima di tutto i loro bisogni e i loro diritti, passando poi per le responsabilità politico-istituzionali nei loro confronti, fino ad arrivare al concetto di “noi”, inteso come inclusività degli anziani nel tessuto sociale del Paese.

Trabucchi ha dichiarato che le misure di valorizzazione per la terza e quarta età devono riguardare diversi ambiti, da quelli individuali a quelli sociali come ad esempio: “la richiesta di investimenti in spazi pubblici comuni che facilitino l’incontro e la socialità o in servizi di trasporto come i taxi solidali e la possibilità di usufruire del trasporto pubblico gratuitamente. Chiediamo inoltre di investire in un’edilizia pubblica e privata che migliori le strutture e gli ambiti abitativi, ricreativi e di servizio per facilitare il mantenimento di una vita attiva tramite l’abbattimento delle barriere architettoniche o la possibilità per gli over 65 che vogliono vivere in cohousing con finanziamenti a fondo perduto nel recupero e nella ristrutturazione di immobili in disuso”. 

I principi della riforma a cui si attiene il Governo riportati nell’art. 2 comma 2 del DDL sono: 

a) promozione del valore umano, psicologico, sociale, culturale ed economico di ogni fase della vita delle persone, indipendentemente dall’età anagrafica e dalla presenza di menomazioni, limitazioni e restrizioni della loro autonomia;

b) promozione e valorizzazione delle attività di partecipazione e di solidarietà svolte dalle persone anziane nelle attività culturali, nell’associazionismo e nelle famiglie, per la promozione della solidarietà e della coesione tra le generazioni, anche con il supporto del servizio civile universale, e per il miglioramento dell’organizzazione e della gestione di servizi pubblici a favore della collettività e delle comunità territoriali, anche nell’ottica del superamento dei divari territoriali;

c) promozione di ogni intervento idoneo a contrastare i fenomeni della solitudine sociale e della deprivazione relazionale delle persone anziane, indipendentemente dal luogo ove si trovino a vivere, mediante la previsione di apposite attività di ascolto e di supporto psicologico e alla socializzazione, anche con il coinvolgimento attivo delle formazioni sociali, del volontariato, del servizio civile universale e degli enti del Terzo settore;

d) riconoscimento del diritto delle persone anziane a determinarsi in maniera indipendente, libera, informata e consapevole con riferimento alle decisioni che riguardano la loro assistenza, nonché alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio entro i limiti e i termini definiti ai sensi della presente legge, dalla programmazione integrata socio-assistenziale, anche con il contributo del servizio civile universale, e socio-sanitaria statale e regionale, anche attraverso la rete delle farmacie territoriali in sinergia con gli erogatori dei servizi sociosanitari, nei limiti delle compatibilità finanziarie di cui alla presente legge;

e) promozione della valutazione multidimensionale bio-psico-sociale delle capacità e dei bisogni di natura sociale, sanitaria e sociosanitaria ai fini dell’accesso a un continuum di servizi per le persone anziane fragili e per le persone anziane non autosufficienti, centrato sulle necessità della persona e del suo contesto familiare e sulla effettiva presa in carico del paziente anziano, nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e delle facoltà assunzionali degli enti;

f) riconoscimento del diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice

g) promozione dell’attività fisica sportiva nella popolazione anziana, mediante azioni adeguate a garantire un invecchiamento sano;

h) riconoscimento degli specifici fabbisogni di assistenza delle persone anziane con pregresse condizioni di disabilità, al fine di promuoverne l’inclusione sociale e la partecipazione attiva alla comunità, anche con l’ausilio del servizio civile universale, assicurando loro i livelli di qualità di vita raggiunti e la continuità con il loro progetto individuale di vita e con i percorsi assistenziali già in atto, nei limiti delle compatibilità finanziarie di cui alla presente legge;

i) promozione del miglioramento delle condizioni materiali e di benessere bio-psico-sociale delle famiglie degli anziani fragili o non autosufficienti e di tutti coloro i quali sono impegnati nella loro cura, mediante un’allocazione più razionale ed efficace delle risorse disponibili a legislazione vigente;

l) rafforzamento dell’integrazione e dell’interoperabilità dei sistemi informativi degli enti e delle amministrazioni competenti nell’ambito dei vigenti programmi di potenziamento delle infrastrutture e delle reti informatiche, anche valorizzando dati ed evidenze generati dai cittadini, nonché dati risultanti da indagini, studi e ricerche condotti da enti del Terzo settore; 

m) riqualificazione dei servizi di semiresidenzialità, di residenzialità temporanea o di sollievo e promozione dei servizi di vita comunitaria e di coabitazione domiciliare (cohousing), nei limiti delle compatibilità finanziarie di cui alla presente legge.

A fine anno sarà discussa la legge di Bilancio per il 2024 e sarà in quella sede che il Governo dovrà decidere quali e quante risorse stanziare per rendere questi principi una realtà. 

Il testo completo del DDL è visionabile qui > Disegno-di-Legge-approvato-dal-Senato-08.03.23.pdf

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