Mancata elezione dell’Asbuc della Montagna di Seravezza.

Associazioni ambientaliste e comitati chiedono alla Regione di nominare un Commissario per lo Statuto.

L’opera di vigilanza e controllo sugli atti del Comune di Seravezza in materia di cave, usi civici e ipotesi di cessione del Monte Altissimo e del Monte Pelato all’Henraux Spa da parte delle associazioni prosegue senza sosta. “Abbiamo costituito un apposito gruppo tecnico e giuridico di lavoro e di studio sui piani estrattivi e lo svolgimento delle attività di cava – dichiarano – in quanto abbiamo riscontrato la presenza di percorsi ammnistrativi che a nostro parere in molte occasioni esulano dal rispetto del diritto amministrativo e anche dalla realtà giuridica di alcuni fatti, come nel caso delle vicende che interessano l’Henraux Spa.

Il comunicato è firmato da Amici della Terra Versilia – Apuane Libere – C.I. P.I.T.  Seravezza    (Comitato Indipendente per la Partecipazione l’Informazione e la Trasparenza) – Custodi della Ceragiola Pietrasanta- Le Voci Degli Alberi Pietrasanta – GasVezza (Gruppo d’Acquisto Solidale Pietrasanta) – Mountain Wilderness Italia aps – Italia Nostra VersiliA

Ci sono cose- si legge nella nota delle Associazioni- che non vengono raccontate nel modo giusto per giustificare scelte che riteniamo sbagliate, come la volontà di chi sta agendo per cedere una parte della Apuane al privato, a partire dal Monte Altissimo. Il rispetto puntuale delle leggi e la certezza della imparzialità dell’opera della pubblica amministrazione è per noi un punto irrinunciabile in un settore dove l’impatto dell’iniziativa privata è di per se devastante sul piano ambientale e estremamente avaro nella distribuzione della ricchezza prodotta sul territorio. Serve trasparenza e dove riteniamo che non ci sia lavoriamo per fare luce sui fatti e ricondurre i comportamenti pubblici alla legittimità . Siamo in uno Stato di diritto al quale si deve assoggettare qualsiasi volontà politica e il diritto a guidare  l’amministrazione della cosa pubblica non è un potere di onnipotenza assegnato agli amministratori“.

Detto questo ambientalisti e comitati civici confermano che in questo loro percorso hanno rafforzato il dissenso sulla politica che l’Amministrazione Alessandrini sta tentando di realizzare sulla questione degli Usi Civici. “In particolare – precisano – è evidente e dichiarata la volontà del Sindaco di osteggiare la convocazione delle elezioni dell’Asbuc richiesta da 220 cittadini della Montagna. E a questo scopo non esegue le numerose richieste della Regione, di arrivare all’approvazione dello Statuto dell’Ente e consentire di fissare la data della chiamata alle urne dei cittadini aventi diritto.” A parere delle associazioni “ il Sindaco vuole arrivare ad un accordo con l’Henraux fondato sulla rinuncia alla rivendicazione dell’esistenza di terreni demaniali ad uso civico in cambio di ristori prevalente economici: insomma intende vendere definitivamente al privato terreni che per ben 7 milioni di metri quadrati delle nostre montagne non sono mai stati regolarmente acquisiti dall’azienda in passato ma sono risultati occupati e sfruttati senza titolo per l’estrazione e la vendita di marmo.

Per provare ad arrivare a questo risultato non desidera di essere tenuto a sottostare al parere formale e vincolante, espresso a termini di legge, degli aventi diritti: e in conseguenza a tali soggetti viene negata la possibilità e il diritto costituire il proprio organo di rappresentanza.” E per questo motivo – “ il Sindaco che ha il dovere di tutelare questo patrimonio civico ne contesta addirittura la legittimità dell’esistenza” insistono ironicamente le Associazioni firmatarie. Il Sindaco si sta muovendo, evitando di agevolare le elezioni come invece sarebbe suo dovere, per spostare le stesse nel tempo con l’obiettivo di dare vita in futuro, solo dopo aver ceduto tutto all’Henraux, ad un Asbuc più bello di prima. In una dettagliata nota inviata alla Prefettura e al Presidente della Regione Toscana le associazioni hanno chiesto a quest’ultimo  di provvedere alla diffida formale per l’adozione dello Statuto dell’A.S.B.U.C. Montagna di Seravezza da parte del Consiglio Comunale e, in assenza di esecuzione della richiesta, con un intervento di un potere amministrativo sostitutivo, alla nomina di un Commissario incaricato a farlo al suo posto. In conclusione a quanto pare il contenzioso sugli usi civici anziché essere sanato sia destinato nel prossimo futuro ad accrescersi.

Seravezza, 17.03.2023

di Rosario Brillante

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