Comuni e Versilia. Eliminare le tante contraddizioni sociali ed economiche per un nuovo sviluppo della Versilia. interviene la Cgil

La Versilia, come del resto tutto il Paese, sta attraversando una fase assai delicata e complessa. Ai vecchi e noti problemi che da decenni ne caratterizzano vari aspetti della vita economica e sociale negli ultimi anni si sono aggiunte gravi criticità dovute alle varie e susseguenti emergenze che hanno interessato l’Italia ed il mondo intero: una crisi economica lunga e generalizzata, la pandemia, la guerra in Ucraina e un livello d’inflazione assolutamente fuori controllo.

Tutte queste condizioni hanno contribuito a determinare fattori di instabilità, di difficoltà e di inadeguatezza di fronte agli aspetti più deleteri che questa combinazione di eventi ha provocato anche qui nella nostra zona. Di fatto i già pressanti problemi sono diventati ancora più gravi. Ma non per tutti; ed è questo che come CGIL da tempo denunciamo con forza al mondo politico, alle Istituzioni locali, alle categorie datoriali ed a tutto il tessuto sociale produttivo versiliese.

Infatti Viareggio e tutta la Versilia vivono un periodo di marcate e discriminatorie contraddizioni: sia sociali che economiche con evidenti rischi per la stessa tenuta civile collettiva causa dello smarrimento di quel senso di comunità necessario per affrontare assieme e con fiducia le sfide che abbiamo di fronte. Le pesanti e spesso ingiuste privazioni personali e familiari che per carenza o addirittura mancanza di un adeguato reddito hanno e stanno tuttora generando tutto questo, compreso il fenomeno della violenza giovanile e minorile che la cronaca spesso ci ricorda in maniera tristemente chiara. Tutto questo ovviamente ci preoccupa, tutto questo ci conferma la dura realtà con la quale dobbiamo confrontarci e ci pone grandi interrogativi e gravi responsabilità

 Come detto la CGIL versiliese e dell’intera provincia da tempo tenta di denunciare questa realtà, abbiamo fatto iniziative, abbiamo sollecitato interventi ed attenzioni ma abbiamo sempre incontrato resistenze e passività che ancora si alimentano di un racconto per tanti aspetti artefatto. Infatti la continua e particolarmente autocelebrativa campagna mediatica che illustra Viareggio e la Versilia come la patria del bello e del lusso, dei grandi alberghi e degli splendidi yacht, del sole e del mare si scontra quotidianamente con la vita di tante e tanti cittadini che è fatta di privazioni, di bassi salari, di mancata tutela, di negazione dei diritti e della dignità.

La CGIL non intende mettere in discussione il diritto delle imprese al ricavo ed al guadagno, mette però fortemente in discussione il mancato rispetto dei doveri sociali di dette imprese che tutto prendono ma niente o pochissimo lasciano alla cittadinanza ed al territorio spesso concepiti come mero fattore sfruttabile per il più lauto profitto. Grandi, importanti, tra i primi nel mondo, sono in nostri cantieri della nautica, ma come vivono quei lavoratori che ne rappresentano la prima fonte di ricchezza? Come vivono i dipendenti di tanti Hotel più o meno grandi, come se la passano le commesse ed i camerieri nei negozi e nei ristoranti della Versilia? Cosa passa sulla testa di giovani e meno giovani assunti part-time, a tempo determinato o in somministrazione, che cosa raccolgono le tante partite IVA che affollano uffici e studi professionali? Per non parlare dei disoccupati o dei tanti che passano da un lavoro all’altro rigorosamente al nero, esseri invisibili e perciò senza tutele.

A queste domande, nel piano di uno stato di crisi sempre più esteso vorremmo avere risposte, perchè sono queste le cose che ci interessano, perchè dalle risposte a questi disagi può e deve passare il rilancio economico e sociale dell’intera area e dei vari comparti produttivi che la caratterizzano.

La CGIL ha presentato proposte specifiche, ha preso in dovuta considerazione la stato reale e l’andamento effettivo dei vari settori denunciando non solo la situazione dei lavoratori ma anche la complessità e le difficoltà in cui versano tante aziende, piccole, medie e grandi. La Versilia nel suo complesso ha urgente bisogno di scelte e di indirizzi, queste linee di generale coordinamento devono finalmente trovare nelle Istituzioni locali adeguata considerazione, attenzione e sintesi operativa.

Il ruolo fondamentale delle singole Amministrazioni Comunali deve essere supportato ed opportunamente indirizzato al livello collegiale; alcuni di questi ambiti d’intervento richiedono una visione ed una programmazione in grado di coinvolgere Comuni ed Unione dei Comuni, ASL, Categorie economiche, Associazioni e movimento sindacale.

Politiche attive per il lavoro di qualità e ben retribuito e sicuro, programmazione economica con elementi decisivi di carattere pubblico, questione turistica e commerciale, utilizzo delle risorse e la loro salvaguardia e valorizzazione, piani complessivi di lavori pubblici nel territorio, cartellone culturale condiviso e fruibile dall’intera popolazione locale e dai turisti, questi alcuni, ma determinanti, settori nei quali esprimere il massimo possibile di capacità programmatica e di funzionalità operativa. Ma se il quadro generale è così definito e se la necessità di un intervento pubblico è in tal misura ipotizzabile e raggiungibile in Versilia persistono realtà specifiche che continuano a manifestare criticità di diversa natura.

Viareggio e la Versilia tutta non possono che avere fra le proprie priorità quella dello sviluppo complessivo e organizzato delle attività portuali e perciò del porto nel suo insieme. Troppo importanti per l’intera economia della zona sono infatti i possibili sviluppi delle attività di quel particolare sito, e non parliamo solo della Nautica, rispetto alla quale abbiamo già illustrato le nostre posizioni salvo richiamare l’attenzione sulla necessità di rivalutare e modificare la gestione delle banchine compresa la questione delle concessioni degli spazi a mare che dovrebbero essere legate al reale utilizzo produttivo degli stessi ed al rispetto dei diritti e degli accordi contrattuali.

Altre questioni a nostro avviso necessitano di un particolare attenzione, per esempio il turismo ed il commercio. Il primo deve poter svilupparsi per periodi sempre maggiori garantendo migliori attrattive e servizi di qualità e deve liberarsi da gestioni poco professionali, poco lungimiranti e spesso lesive della dignità dei lavoratori, il secondo deve saper coniugare le tradizionali attitudini e gli abituali prodotti in vendita con attenzione ad altre tipologie di merci, favorendo quelle a Km0, quelle più nostrane e caratteristiche, il piccolo commercio di quartiere e/o vicinato evitando l’imposizione sempre più estesa di mega negozi, store e grandi marche.  

Di rilevante importanza vi è poi la partita, giocata su più tavoli anche regionali, sul ruolo e futuro del Parco Migliarina –  San Rossore. Questa zona da sempre sollecita confronti e dibattiti ma anche appetiti non proprio corretti e legali. La CGIL la considera un bene ambientale da salvaguardare con attenzione, garantendone l’utilizzo consapevole ai fini di un turismo leggero e non invasivo in grado, e per noi non è davvero poca cosa, di dar vita a inedite e buone forme di occupazione soprattutto di giovani e donne.

Altro comparto storicamente trainante per la Versilia è quello del Lapideo, delle cave di marmo.Occorre lavorare, come comunità, perchè si eviti la pericolosa ed assurda contrapposizione tra lavoro e ambiente. La questione è molto seria e come CGIL siamo impegnati a favorire il massimo del coinvolgimento ed il massimo di confronto. Da qui, da snodi come questo passa la delicata questione del nuovo modello di sviluppo sul quale tanto si discute, intanto nel rispetto di accordi e norme va assicurata l’occupazione ed il rispetto dell’ambiente nel quale si opera.

Vanno infine ricordati settori particolari che però rappresentano molto del locale tessuto produttivo: la pesca, il florovivaismo, il mondo cooperativo con il suo impatto concreto sull’esistenza di tante persone spesso svantaggiate, l’edilizia, la cui crisi si fa sempre più grave, i mondi della cultura e dello sport, attività personali o collettive che generano da sempre piacere, interesse e svago e perciò anche questi settori vanno sostenuti con politiche pubbliche specifiche.

Un quadro complessivo quindi, non immobile ma che stenta a prendere una forma definita ed a mettersi in movimento verso un futuro costituito dal generale miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita di tantissimi lavoratori, donne, giovani, cittadini, per un diverso e più giusto modello di sviluppo economico e per un generale progresso sociale e civile.

La CGIL da sempre attenta a queste tematiche, da sempre vicina alle realtà territoriali con le proprie strutture e le proprie delegate e delegati, chiede che attorno a queste questioni si apre davvero un confronto serio, ognuno dovrà saper fare la propria parte con spirito di servizio e collaborazione, noi la faremo come sempre nell’interesse generale dell’intera comunità versiliese,

  Paolo Puccinelli  CGIL Viareggio-Versilia

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