Comuni e Versilia

L’articolo “Elogio dei Sindaci quando erano davvero Primi Cittadini” di Niclo vitelli pubblicato sul nostro Blog domenica 12 Febbraio ha suscitato interesse e reazioni di approvazione e anche di critica. Una delle voci critiche ha posto il problema che sia necessario in Versilia ricucire i rapporti tra i Sindaci. La questione è seria e corretta e nello stesso articolo di Vitelli se ne faceva menzione. Il nostro Blog è uno spazio libero dove sono ben volute le diverse posizioni. Non ci sono censure e quindi sarebbe utile che all’articolo di Vitelli ne seguissero altri anche con contenuti diversi. Ricucire i rapporti in Versilia per tutti noi del Blog è una questione importante e decisiva per il futuro delle nostre zone. Tuttavia per poter concordare una comune strategia e muovere positivi passi verso questo obiettivo ci sarebbe bisogno di un programma, di un terreno comune di valori e di ispirazioni. E’ impossibile? No è possibile ed anzi sarebbe necessario. Questo obiettivo non può essere lasciato in archivio ma dovrebbe essere una tra le cose più importanti delle preoccupazioni della politica, delle locali istituzioni e delle forze economiche e sociali del territorio. Sarebbe sbagliato attendere che si crei una realtà politica omogenea del tipo: avere tutte le amministrazioni di centrosinistra, o di centro destra o civiche. Anche in passato, pur in presenza di amministrazioni dello stesso colore, non fu possibile realizzare nessun importante passo avanti. Dobbiamo quindi, pur parlando lingue diverse e pur amministrando con scelte diverse, chiederci su quali presupposti comuni può delinearsi un lavoro unitario. Il primo punto da cui partire è la risposta ad una semplice domanda: 

In un mondo che cambia la propria velocità, il proprio passo, che modifica in profondità stili di vita, orientamenti culturali, in una recessione e in presenza di difficoltà economiche e sociali i singoli Comuni, ciascuno con le proprie risorse, visioni e organizzazioni può pensare ad una prospettiva positiva, di crescita dei redditi, di redistribuzione della ricchezza,  di aumento del Pil medio per i propri abitanti? Se si risponde che no allora bisogna cominciare a definire alcuni obiettivi dirimenti:

  1. L’ambiente naturale e un clima amico sono stati da sempre uno dei principali elementi attrattivi delle nostre zone. Le politiche dei comuni possono convergere su una nuova stagione di difesa e di preservazione di questi beni? Quali scelte e come raccordare gli interventi comunali? Esiste una mappatura versiliese degli spazi verdi e delle piante? Esistono piani e specifici di ripiantumazione? C’è un progetto tra i Comuni, i Consorzi di Bonifica e i Parchi per analizzare ed intervenire sui drenaggi e sui colli di bottiglia che si sono creati al riguardo? A causa dei mutamenti climatici e degli inadeguati interventi relativi al drenaggio e ad un’urbanizzazione selvaggia il nostro ambiente floreale è in pericolo, malato e sta declinando: pinete e tipologie mediterranee stanno morendo. 
  2. Il turismo, altra componente importante della nostra economia, ha mutato profondamente obiettivi e le esigenze e le aspettative, come emerso di recente alla Borsa del Turismo di Milano ce lo dice chiaramente, che stanno alla base degli attuali flussi e che con la pandemia hanno subito una delicata fase di stasi e di cambiamenti come possono trovare una Versilia che sappia rispondere adeguatamente e non vada in ordine sparso?
  3. La sanità e il suo funzionamento. Non solo come intervenire per riuscire ad incidere sull’attuale organizzazione sanitaria che sempre di più fatica a dare risposte qualificate e rapide ai cittadini, soprattutto in relazione alle lunghissime liste di attesa per esami e accertamenti, ma anche in relazione alle strutture dipartimentali sul territorio nei confronti delle quali si sono fatti decisi passi indietro rispetto ad una decina di anni fa.
  4. Le difficoltà sociali di una parte sempre maggiore di lavoratori e di famiglie con un sensibile ampliamento delle situazioni al limite della sussistenza. Ciò richiederebbe una linea d’azione comune con obiettivi precisi e con un effettivo coordinamento tra il sistema socio-sanitario pubblico i comuni e le associazioni che sono in prima linea su queste emergenze. In particolare la situazione dei dormitori, le politiche per fare emergere gli invisibili, per dare risposte ai numerosi e variegati elementi del disagio (casa, servizi, livelli scolari e vita dei bambini e dei ragazzi etc…)
  5. Le attività estive sono una delle maggiori attività di reddito della Versilia. Si distinguono da tempo due periodi: quello dello svago e del divertimento estivo e quello invernale. Come si lavora per dilatare il periodo estivo e quali interventi e programmi per migliorare la vita delle popolazioni durante le fasi invernali?
  6. E’ possibile razionalizzare le risorse degli interventi pubblici per strutture e attività molto spesso ripetitive e sovrapposte nei vari comuni ( piscine, attività e manifestazioni sportive…) 
  7.  Si possono individuare dei settori su cui costruire dei livelli unitari e coordinati di intervento e avviare esperienze che possano portare nel giro di poco tempo al conferimento di deleghe a strutture sovracomunali?

Ecco, su queste questioni e su questi temi sarebbe utile e positivo che si avviasse un confronto fatto di idee e contributi, suggerimenti e proposte perché in effetti un avvicinamento e una collaborazione tra i comuni non solo è  utile ma soprattutto necessaria. Ciò si può fare solo sulla base di orientamenti e precise proposte cominciando a discuterne apertamente e costruttivamente e ad avviare esperienze concrete di lavoro comune.

Ti potrebbe anche interessare