“Contralti” storici da incisioni acustiche 78 giri

Guerrina Fabbri, Ferrara il 21 giugno 1866 Torino 15 febbraio 1946. Debuttò a Viadana nel 1885 successivamente al Teatro Dal Verme di Milano e al Politeama di Palermo nella Gioconda (la cieca). Tra il 1886 e il 1888 si esibì a Madrid e Buenos Aires. Nel 1890 fu al Teatro Nazionale di Roma protagonista dell’Italiana in Algeri e della Cenerentola; nel 1891 cantò alla Scala in Cavalleria (Lola) e Condor di Gomes; successivamente si esibì al Teatro Carignano di Torino e alla Fenice di Venezia dove ripropose L’Italiana in Algeri e Cenerentola. Nel repertorio Rossiniano mise in rilievo le doti vocali tipiche dei più celebrati contralti di quel periodo: in particolare fecero impressione il volume imponente e il magnifico impasto, sia del registro grave con risonanze mascoline, sia del registro acuto. Nella prima parte della sua carriera eseguì, in alcuni dei maggiori teatri italiani e spagnoli, I Capuleti e Montecchi, Linda di Chamounix, Orfeo di Gluck. Inoltre, al Teatro Verdi di Firenze, nel 1901, eseguì il Barbiere nella versione originale per mezzosoprano. Nelle sue incisioni sono presenti imperfezioni dovute al sistema di registrazione dell’epoca. Nonostante questo sono però di grande interesse: soprattutto dove si percepisce la differenza con le cantanti d’agilità dei periodi successivi. Sotto ascolterete due brani, il primo da Italiana in Algeri l’aria “Pensa alla Patria”; il secondo brano, l’aria Belliniana “Se Romeo t’uccise un figlio” da I Capuleti e Montecchi. Nel secondo brano è notevole il fraseggio legato ed ampio. Le incisioni sono G&T e datano 1903 .

Italiana in Algeri l’aria “Pensa alla Patria”

I Capuleti e Montecchi “Se Romeo t’uccise un figlio”

Danilo Chiucini

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