Un contributo di Roberta Menchetti candidata PD al Consiglio Regionale nel collegio della Provincia di Lucca

In Versilia la parola “sostenibilità” non è un concetto astratto: è la realtà con la quale chi abita questo territorio, e chi lo vive, si confronta ogni giorno. Basti guardare a due fenomeni ormai sotto gli occhi di tutti: l’erosione delle spiagge e gli incendi, sempre più ricorrenti, sulle colline.
Il litorale, che per generazioni ha rappresentato lavoro, turismo e socialità, arretra di anno in anno. Non è solo l’indicatore inequivocabile del riscaldamento globale ma una minaccia all’occupazione di migliaia di persone, dai gestori balneari agli stagionali che vivono del lavoro dei mesi estivi. Difendere la costa è difendere un diritto collettivo, quello di vivere in un territorio integro e sicuro, espressione di un patrimonio naturale che appartiene a tutti.
Lo stesso vale per le colline. Gli incendi estivi, aggravati dai cambiamenti climatici e dall’abbandono dei terreni, distruggono boschi e oliveti, mettono a rischio le case e intaccano la qualità dell’aria che respiriamo. Ogni rogo colpisce i cittadini due volte: come minaccia alla salute e come perdita economica per chi vive di agricoltura e di turismo verde. Anche in questo caso, proteggere l’ambiente significa proteggere le persone, la loro salute e il loro lavoro.
Eppure, oggi molte soluzioni ‘green’ restano appannaggio di pochi. Installare impianti fotovoltaici, rendere una casa efficiente, acquistare mezzi elettrici o anche solo scegliere prodotti biologici al supermercato, sono scelte che costano, e non tutti possono permettersele. La sostenibilità rischia così di trasformarsi in un lusso, accessibile solo a chi ha già risorse economiche. Ma la transizione ecologica, per essere giusta, deve garantire accesso a tutti: occorrono sempre più incentivi pubblici, comunicati in modo capillare, con sostegno alle famiglie e alle imprese che scelgono innovazione.
Per fare un esempio concreto, pensiamo al trasporto pubblico: autobus elettrici e collegamenti che funzionino, a zero impatto ambientale, ridurrebbero le emissioni e garantirebbero reali pari opportunità di movimento anche a chi non ha un’auto propria. Oppure pensiamo all’agricoltura: valorizzare le filiere locali significa rafforzare chi lavora la terra, ma anche rendere accessibile a tutti un cibo sano, non solo a chi può pagare prezzi alti.
Ecco perché ambiente e diritti non sono due battaglie separate, ma due facce della stessa medaglia. La difesa delle spiagge e dei boschi è allo stesso tempo difesa della salute, del lavoro, della sicurezza, del paesaggio che ci rende comunità.
Il futuro del nostro territorio dipenderà dalla nostra capacità di unire questi obiettivi, nella consapevolezza che la sostenibilità non possa essere un privilegio per pochi, ma un diritto per tutte e tutti.

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