Proposte e soluzioni per Lucca e la Versilia – Anna Graziani

Raccontare il futuro del nostro territorio significa rispondere alle sfide che esso ci pone. Abbiamo energie straordinarie da impiegare su più fronti: la sanità e l’istruzione, il lavoro e lo sviluppo, la tutela del territorio e la valorizzazione della cultura. Sono questi i pilastri su cui costruire una Toscana che non lasci indietro nessuno.

La sanità pubblica non può essere vissuta come un ostacolo fatto di attese interminabili o di difficoltà ad accedere ai servizi. Occorre ridurre le liste d’attesa con più personale e strumenti diagnostici, e allo stesso tempo rafforzare la medicina di prossimità, così che ogni cittadino, anche nei paesi più piccoli, trovi risposte rapide e vicine. Potenziare la capillarità dei presidi sanitari e dei consultori non è quindi una scelta ma un dovere.

Nel sociale, famiglie, anziani e persone con disabilità devono poter contare su un sistema stabile, capace di sostenerli nelle fragilità della vita quotidiana. La scuola, a sua volta, è il cuore del futuro. Non basta renderla sicura e moderna: serve un investimento sull’orientamento e sull’inclusione, perché i nostri ragazzi possano scoprire e coltivare i propri talenti, senza barriere economiche o sociali.

Il nostro territorio parla anche di piccole e medie imprese, di filiere produttive di qualità, di turismo. Affinché questo patrimonio si traduca in un benessere diffuso per tutta la comunità occorre snellire procedure burocratiche alle volte troppo complesse, oltre a facilitare l’accesso a fondi regionali, nazionali ed europei che valorizzino le imprese e soprattutto il territorio. Al centro ci sono però le persone: formare competenze adeguate al mercato del lavoro significa offrire opportunità vere, soprattutto ai giovani. Contro la precarietà e l’insicurezza sul lavoro non servono proclami, ma percorsi che rendano stabile l’occupazione.

Cultura e turismo sono altrettanto importanti, in quanto settori partecipanti alla definizione del nostro territorio e della nostra società. Accanto alla variegata proposta di eventi che fa conoscere il nostro territorio nel mondo, c’è infatti un patrimonio diffuso di borghi, paesaggi e tradizioni da valorizzare con lungimiranza. La sfida è la destagionalizzazione: non un turismo mordi e fuggi, ma un’offerta stabile e di qualità che racconti la Toscana tutto l’anno, dall’entroterra fino al mare.

Ogni proposta nasce da un’idea semplice: trasformare un problema in una risorsa, i bisogni delle persone in politiche pubbliche. È questa la bussola che guida il mio impegno: unire la forza dei territori a un progetto regionale più ampio, perché solo così si costruisce un futuro capace di dare risposte.

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