Un blog, o per meglio dire un diario in rete, un racconto coordinato a più
mani di quello che succede nelle nostre zone. Non lo scimmiottamento di un
giornale che rincorre le notizie e nemmeno uno sfogatoio degli umori mobili e
variabili delle persone: uno spazio, invece, per approfondire ed entrare dentro vicende
e fatti –politici, economici, sociali e culturali- che meritano un’attenzione superiore a
quella di un trafiletto sulle cronache cittadine e versiliesi o, per non dire peggio,
destinati all’oblio.
Un diario non solo personale, dei singoli collaboratori e autori di articoli,
ma anche uno spazio, una volta programmati gli argomenti, in grado di mettere a
confronto opinioni, visioni, proposte diverse, di far conoscere esperienze e attività
che molto spesso rimangono chiuse in uno spazio ristretto e non diventano, invece,
esperienze da emulare, estendere, un patrimonio comune. Ci proponiamo quindi di
facilitare e stimolare incontro e confronto tra esse.
Il nostro obiettivo è quello di camminare verso il futuro, di immaginarlo,
di metterlo in rete, di far germogliare i semi del cambiamento e della
trasformazione o, più semplicemente, come ci chiamiamo noi, dei Rinnovamenti.
Diciamocelo apertamente: il mondo è cambiato profondamente e oggi ci propone
inquietanti interrogativi sulla sorte stessa del nostro pianeta. Sono evidenti gli effetti
di un ecosistema compromesso dalle attività e dagli indirizzi di un’economia e un
modo di produzione, di scambio e di redistribuzione invadente, vorace, selettivo,
diseguale e ingiusto. Così come sono tutt’altro che scontati, gli sviluppi di una guerra
che potrebbe degenerare in conflitto atomico generalizzato.
Emergono tra i cittadini preoccupazioni e previsioni cupe sul possibile,
anzi probabile peggioramento delle proprie condizioni di vita, sulla tenuta del
proprio bilancio familiare, sul possibile scivolamento verso quella linea di
confine che porta alla povertà. In questo Stato oltre frontiera, che si è rimpolpato
enormemente negli ultimi anni, si trovano già famiglie o persone che con un reddito
parziale o saltuario non riescono a soddisfare nemmeno i bisogni primari loro e dei
propri cari.
Se alziamo lo sguardo su questi orizzonti incerti, turbolenti e spaventosi e
poi ci voltiamo verso le nostre terre versiliesi ci accorgiamo che non siamo in
un’isola felice e che anche su di noi sono piovute incertezze, paure, crisi,
difficoltà: e altre le vediamo arrivare oltre l’orizzonte del mare e delle Apuane.
Ci accorgiamo che siamo rimasti indietro, che non ci siamo evoluti come invece
sarebbe stato necessario. Continuare a pensare ai singoli orticelli, non mettere a bene
comune le risorse naturali , ambientali, culturali, artistiche e quelle
economiche e produttive non ci porterà lontani. Le risorse della Versilia, pure
insidiate e offese dalle politiche seguite localmente, sono ancora una potente
ricchezza, un tesoro originale e prezioso che ci invidiano ovunque. Dovrebbe dunque
scattare un circuito nuovo in grado di collegare le varie luci sparse per illuminare il
nostro futuro.
Con questo diario, ci proponiamo di dare un piccolissimo,
infinitesimale contributo: vogliamo sollecitare professionalità ed esperienze
a vuotare il loro sacchetto di vissuto in un contenitore più grande, con l’obiettivo
di mettere assieme i vari tesoretti e di proiettarli su scelte e politiche, economiche, sociali e culturali
nuove . E’ questa la strada maestra per non lasciar disperdere le migliori tradizioni del territorio versiliese.
Ambiente, riequilibrio, beni in comune, comunità, coordinamento e perché
no, collaborazione, cooperazione, solidarietà, innovazione, obiettivi condivisi,
valorizzazione delle specificità. Insomma, percorsi comuni per uno sviluppo
equilibrato, compatibile, armonico e in grado di tenere assieme in maniera e
interconnessa le vetrine dei lungomari con i quartieri periferici, con le zone collinari e
montane.
Non ci facciamo certamente facili illusioni: sappiamo bene che
individualismo, personalizzazione, divisioni sono state all’ordine del giorno negli
ultimi 60 anni ed hanno impedito a tutti di vedere oltre i propri occhi.
La verità, però, è che ormai i margini per questo vivacchiare sono stati
mangiati tutti e continuare così significherebbe intaccare pesantemente i patrimoni
che ci restano in dote, peggiorare la vita e le condizioni di sempre più ampi strati
sociali, non reggere rispetto alle modificazioni di stili di vita di cultura che sono già
avvenute e che stanno ancora susseguendosi ad una velocità eccezionale e,
soprattutto, lasciare alle nuove generazioni gli stracci di quello che fu la Versilia.
Camaiore avrà senza dubbio un ruolo importante in questo diario e
soprattutto lo avranno le iniziative e il lavoro che l’Associazione Rinnovamenti
Camaiore- proprietaria di questo blog- sta svolgendo nel territorio comunale
e nelle istituzioni locali.
Niclo Vitelli
Niclo Vitelli( 1954) è stato Segretario della Federazione del Pci della Versilia,
Consigliere Comunale e Assessore a Viareggio, Presidente del Festival Pucciniano
negli anni Ottanta e ha fatto parte successivamente del Consiglio di Indirizzo della
Fondazione Festival Puccini di Torre del Lago, Capogruppo del Pci al Comune di
Seravezza e Consigliere dell’Associazione Intercomunale Versilia, Dirigente alle
Relazioni Industriali al Cantiere Navale Sec di Viareggio, responsabile del CTL di
Legacoop nella Provincia di Lucca, responsabile di Lega Pesca Toscana, responsabile
delle politiche concertative di Legacoop Toscana fino al Luglio 2019 e attualmente
ricopre l’incarico di Presidente del Comitato dei Garanti nazionale di Legacoop. Nel
1995 con Pezzini Editore ha pubblicato il Libro ‘C’eravamo tanto amati’, nel Luglio
del 2016 con Edizioni Clichy-Firenze Leonardo Edizioni ha pubblicato il libro ‘Un
bel dì vedremo-Il Festival di Giacomo Puccini. Cronaca di un’incompiuta’ e
nell’aprile 2021 con Cinquesensi Editore ha pubblicato il libro ‘Hop Frog Futuro
anteriore’. Vive a Piano di Conca nel Comune di Massarosa.